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Festival Villa Solomei

Quando ascolto della musica, mi pare che tutti i peccati della mia vita mi passino lentamente accanto con facce velate, pongano le loro mani sulla mia testa e dicano piano: “Bambino mio”.
(Sidney Lanier, poeta e musicista)

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Sembra davvero che le muse abbiano eletto a propria dimora Solomeo, quasi piccola, novella Atene Periclea.

Il Teatro, l’Accademia, l’Anfiteatro, come gli edifici che sorgono sull’Acropoli, sono i luoghi sacri delle arti protette dalle muse. Il Festival di Villa Solomei una delle sue forme musicali più belle.

Oggi, il Festival svolge un ruolo di primo piano nella divulgazione popolare della musica classica ai più alti livelli.

La finalità del Festival Villa Solomei è del tutto coerente con gli ideali umanistici di Brunello Cucinelli, e di anno in anno, con il suo crescente successo, dimostra l’utilità di diffondere le forme artistiche più sensibili della bellezza al di là delle esclusive cortine dell’austera tradizione. Il Festival intende far rivivere l’uso ottocentesco, quando gli spettatori più sanguigni della musica operistica erano proprio i rappresentanti del popolo, che dalle “piccionaie” dei teatri decretavano il successo o il fiasco di una produzione, magari con una sincerità forse maggiore di quella dei critici con una competenza non meno raffinata.

Il “Festival Villa Solomei” è dedicato a Don Alberto Seri, venerato parroco di Solomeo, fondatore del “Coro Canticum Novum”, scomparso il 24 agosto 1997.

 

FONDAZIONE BRUNELLO E FEDERICA CUCINELLI

“L’obiettivo principale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli è quello di abbellire l’umanità”

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La Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, recentemente costituita, è stata creata con l’intento di estendere e approfondire in maniera concreta gli obiettivi e gli ideali che nel corso degli anni si sono formati e hanno alimentato l’aspirazione umanistica nata a Solomeo.

Recuperando il valore del rapporto tra il luogo di nascita, la vita e l’azione dell’uomo, la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli vuole operare in maniera diretta nella direzione dei valori umani, intesi come relazione tra le persone e le diverse attività che animano la società degli uomini.

Ogni strumento che possa dar corpo a tale volontà è lo strumento voluto, ben accetto e promosso con entusiasmo, nella convinzione – modellata dall’esperienza– che ogni manifestazione umana costituisca una forma di cultura da porre in valore. Perciò, se da un lato l’arte – in tutte le sue manifestazioni figurative, concettuali, musicali, sceniche o quante altre espressioni possa assumere – entra a pieno titolo negli obiettivi della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, non meno cogente è la cultura dello studio e delle ricerche di un moderno umanesimo artigianale, che recuperi ai valori dello spirito l’autenticità della prassi quotidiana tra lavoro, famiglia e ricreazione.

Né si considera secondaria la forma sportiva, nella quale la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli vede addirittura un fondamento della cultura socievole – e della quale intende non già riscoprire, ma divulgare e rendere di nuovo attuale il significato dilettantistico in quanto contrapposto a quello agonistico.

Ogni contributo di donne e uomini che si riconoscano in questi ideali è una fonte di ricchezza che incarna nel migliore dei modi l’identità culturale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Nata oggi, la Fondazione intende operare con umiltà e coerenza, nell’aspirazione di divenire con il tempo e con la sua azione una parte nobile della cultura umbra e italiana nel mondo, degna della tradizione della nostra nazione.